L’Associazione per l’Arte porta il concerto della Libera Orchestra Popolare per l’integrazione e la fratellanza ad Alcamo

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Oltre un’ora e mezza di concerto all’insegna dei valori dell’integrazione, della solidarietà e della fratellanza.
La Libera Orchestra Popolare di Marsala, chiamata ad esibirsi dall’Associazione per l’Arte, ha offerto al numerosissimo pubblico di piazza Ciullo ad Alcamo, un evento dal forte impatto sociale, condiviso con l’amministrazione comunale in occasione della “Giornata del Migrante e Richiedente Asilo Politico”.
Quest’ultima  si celebra il 20 giugno e coincide con i festeggiamenti in corso da giorni in Onore di Maria Santissima dei Miracoli, patrona di Alcamo.
Il concerto ha incantato i tantissimi presenti : protagonisti, la musica e i canti che accorciano le distanze, creando ponti tra culture, tradizioni e religioni diverse, contro ogni forma di discriminazione e sopraffazione, a sostegno delle fragilità umane.
Sul palco, prima dell’inizio, chiamato da Vito Lanzarone che ha annunciato il concerto, è intervenuto il sindaco di Alcamo Domenico Surdi.

CANTO E MUSICA PER I SOGGETTI FRAGILI 

La Libera Orchestra Popolare di Marsala è una realtà coordinata dal presidio locale di Libera in collaborazione con Archè Onlus e l’associazione “Amici del Terzo Mondo”, con il supporto del Dipartimento di servizio sociale (Ussm) e del Dipartimento della giustizia minorile.
Una realtà che riunisce persone di età diversa: dai bambini di otto anni agli adulti di sessant’ anni e da migranti di età compresa tra i sedici e i ventisei anni.
Il gruppo si è formato grazie alla donazione di alcuni strumenti musicali a persone con situazioni di fragilità sociale: giovani del circuito penale, minori stranieri, richiedenti asilo e abitanti del popolare quartiere di Sappusi.
Salvatore Inguì, referente di Libera della provincia di Trapani, già direttore dell’Ussm e oggi assistente sociale presso lo stesso Ufficio di Servizio sociale per i minorenni, ha subito intuito che attraverso il canto e la musica potevano esprimersi più facilmente quelle persone che in società hanno poche possibilità di fare sentire la loro “voce”.
L’evento è stato realizzato con il contributo dell’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.

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